Dal colostro alla montata lattea

Molte mamme si fanno spesso domande riguardo al periodo dell’allattamento.
Avrò latte? Quando arriva la montata? Quante volte devo attaccarlo? Mangia abbastanza?

QUANDO VIENE PRODOTTO IL LATTE?

Il latte materno viene prodotto, dalla ghiandola mammaria, durante il secondo trimestre di gravidanza per questo sin dai primi momenti dopo il parto è pronto.
Durante le prime due ore dopo il parto il neonato inizia ad esplorare e iniziano i primi approcci per attaccarsi al seno. (Breast Crawl)

IL COLOSTRO

Il primo latte a formarsi è il COLOSTRO. È un liquido denso, di colore giallo – arancione ed è prodotto in piccole quantità sufficiente per la funzione nutritiva del neonato. Infatti lo stomaco del bambino appena nato ha un volume molto ristretto, all’incirca è grande come una ciliegia, e alla nascita può contenere circa 5 – 7 ml di latte.

Il colostro non risponde solo ai benefici nutritivi del bambino ma ha funzioni importanti che lo rendono unico:

• Effetto immunologico: contiene numerosi anticorpi, immunoglobuline e agenti antinfettivi importanti per i primi giorni di vita.
• Favorisce lo sviluppo della flora batterica intestinale.
• Effetto lassativo: aiuta il neonato a espellere più facilmente il meconio (prime feci) e la bilirubina in eccesso prevendo prevenendo cosi l’ittero neonatale.

Il colostro è l’unico alimento necessario nei primi giorni di vita del bambino e non sono necessarie integrazioni di acqua o di altre sostanze (camomilla, tisane ecc ).

LA MONTATA LATTEA

Durante l’arco della giornata il neonato richiederà di attaccarsi spesso al seno, anche 10/12 volte, soprattutto nelle prime 48/72 ore.
Nei giorni successivi il colostro si trasforma in latte di transizione (3°-4° giorno) per diventare infine latte maturo (10°-15° giorno) cambiando le sue caratteristiche (colore, composizione, funzione).
Questa fase transitoria definita come montata lattea è un processo fisiologico temporaneo, ed è spesso accompagnata da sintomi causati dall’aumento della produzione del latte dovuti alle frequente suzione del bambino e alle variazioni ormonali.
Alcuni segni della montata lattea possono essere:

• senso di tensione e aumento del volume del seno.
• calore e pesantezza in alcune aree.
• senso di malessere generale (aumento della temperatura corporea, sintomi similinfluenzali).

Il latte materno contiene tutti i nutrienti di cui un bambino ha bisogno nei primi 6 mesi di vita, inclusi grassi, carboidrati, proteine, vitamine, minerali e acqua. Contiene anche fattori bioattivi che rafforzano il sistema immunitario immaturo del bambino, fornendo protezione contro le infezioni, e altri fattori che aiutano la digestione e l’assorbimento dei nutrienti.

COSA POSSO FARE PER FAVORIRE L’ARRIVO DEL LATTE?

Ci sono strategie che possono aiutare e sostenere l’arrivo della montata lattea:

• eseguire alla nascita lo skin to skin (anche per un taglio cesareo), non separare il bambino dalla madre.
• favorire un attacco precoce al seno e frequente durante le prime 24 ore.
• praticare il rooming-in durante la degenza in ospedale.
• imparare la stimolazione del seno attraverso la spremitura manuale o con tiralatte in circostanze specifiche.

Un precoce attacco, eseguire lo skin to skin e il rooming-in stimolano il rilascio di uno dei principali ormoni coinvolti durante l’allattamento: l’ossitocina.

COME GESTIRE LA MONTATA LATTEA?

• Assumere antifiammatori per sfiammare se necessario (chiedi comunque ad uno specialista)
• Applicare localmente del ghiaccio per circa 20 minuti. Può essere applicato anche ogni ora o più frequentemente se lo si desidera
• Pressione inversa per ammorbidire la zona intorno all’areola quando il seno è troppo pieno e il tuo bambino fa fatica ad attaccarsi. Questa tecnica consiste nell’esercitare una pressione costante verso l’interno in direzione del torace, per almeno 60 secondi o più (2-3 minuti ripetendo l’operazione se necessario subito prima di attaccare il bambino) concentrando la pressione alla base del capezzolo
• Eseguire il massaggio linfatico per diminuire l’edema presente (anche più volte al giorno se senti il seno troppo teso o duro)

Il massaggio linfatico riduce il gonfiore favorendo il movimento del fluido linfatico, diminuendo l’edema e ammorbidendo la fibrosi.

Tecnica di massaggio:

• Tocco molto gentile/trazione della pelle – “come per accarezzare un gatto” (sollevare la pelle per consentire il drenaggio del flusso linfatico/decongestione vascolare).
• 10 piccoli cerchi nell’angolo succlavio-giugulare.
• 10 piccoli cerchi nell’ascella.
• Continuare con un massaggio leggero del capezzolo verso la clavicola e l’ascella.

Iniziare durante la gravidanza se si sperimenta dolore per la rapida crescita della mammella e usare al bisogno in caso di ingorgo post parto.

Ricordati che ogni percorso è unico, non tutti avranno segni e sintomi uguali. Ogni mamma e ogni bambino sono diversi. Se hai dei dubbi o domande chiedi all’ostetrica o alla consulente dell’allattamento (IBCLC).

FONTI

• Ministero della Salute, Allattamento al seno: tra arte, scienza e natura, «ginecologo-ostetrica.it», maggio 2017.
• Ministero della Salute, Allattare al seno, un investimento per la vita, «salute.gov.it», 2019.
• Lawrence RA, Lawrence RM. Breastfeeding: a guide for the medical profession. 6th Edition. London: Mosby; 2005.
• https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK148970/#session2.s1 The physiological basis of breastfeeding
• Academy of Breastfeeding Medicine Clinical Protocol #36: The Mastitis Spectrum, Revised 2022. K. Mitchell, Helen M. Johnson, J. M. Rodríguez, Anne Eglash, Charlotte Scherzinger, Irena Zakarija-Grković, Kyle Cash, P. Berens, Brooke Miller. Published in Breastfeeding Medicine 1 May 2022 Medicine